RENDI PRODUTTIVO IL TUO STAFF

RENDI PRODUTTIVO IL TUO STAFF

Hai un bravo collaboratore e vuoi scoprire come renderlo produttivo? Tutto comincia dalla conoscenza.

Devi sapere che aspirazioni ha questo collaboratore, cosa gli piace del suo lavoro, cosa gli viene facile e cosa invece gli costa molta fatica.

Il titolare non deve parlare molto, deve fare domande per capire.

Domande del tipo:

Perché fai questo lavoro?

Dove vuoi arrivare?

Cosa ti sta dando questa professione?

Cosa vuoi migliorare?

Le risposte ti aiuteranno a capire se hai assunto una persona che condivide il tuo stesso punto di vista, se si impegna e se è focalizzata.

Ad esempio se hai una collaboratrice bravissima, ma molto timida e che odia vendere, non puoi sperare che si ripaghi lo stipendio con la vendita dei prodotti o dei trattamenti costosi. Al contrario magari è velocissima e precisa e allora tanto vale assecondare la sua natura timida e farla lavorare molto su quello che la appassiona!

Una collaboratrice esplosiva, che ha la parlantina ed è brava a consigliare sarà invece probabilmente un’ottima venditrice e puoi sfruttare il suo potenziale per aumentare lo scontrino medio. Il dialogo è la chiave di una sana collaborazione, il non detto provoca danni pericolosissimi!

C’è gente che si porta silenzi e non detti per mesi e quel non detto cresce e provoca risentimento o delusione.

Una volta che tu sai davvero di cosa il tuo collaboratore ha bisogno, diventa per te più facile darglielo e metterlo nelle condizioni di lavorare bene e di più.

Una squadra si costruisce partendo da valori comuni, condividendo una visione ed un progetto, dividendosi i ruoli, dando responsabilità, offrendo una prospettiva di crescita.

Uno staff produttivo è fatto da persone soddisfatte e ambiziose, tutto sta nel saperle mettere insieme, valorrizarle e guidarle.

Senti di avere bisogno di più informazioni riguardo la gestione dello staff?

Vorresti imparare l’arte della responsabilizzazione e della delega?

Ti piacerebbe conoscere i segreti delle riunioni e l’uso dell’organigramma?